Un punto di riferimento internazionale per la nautica di lusso: tra i protagonisti al Salone Nautico di Venezia, ancora in corso, c’è anche Timone Yachts Group, realtà marchigiana d’eccellenza nel settore che con la propria attività di vendita abbraccia numerosi Paesi esteri.
Ci sono quindi, e ben rappresentate, anche le Marche ad uno dei principali eventi nautici del 2021 e questo grazie a Timone che ha atteso la kermesse veneziana, giunta alla sua seconda edizione, per rilanciare il proprio brand trasformandosi ora in un Gruppo che riunisce i quattro marchi che la compongono: Timone Yachts Service, Timone Yachts Brokerage, Blu Yacht e Yachtwerk. Timone che ha sedi a Senigallia, Fano, Rimini e Lignano Sabbiadoro, ha così rilanciato e lo ha fatto in un momento particolare della vita economica del Paese, quando, di fronte agli effetti della crisi pandemica, la nautica nel suo complesso ha dimostrato di poter e saper resistere a quell’urto.
E Luigi Gambelli, amministratore delegato di un Gruppo che è all’avanguardia e leader nella vendita di yachts di lusso, nelle attività di rimessaggio e in quella di refitting e di consulenza, insieme al Socio Paolo Moresco, raccolgono i frutti di una passione legata professione: “Siamo orgogliosi di aver portato un po’di Marche a questo appuntamento di grande prestigio internazionale”, ha detto Gambelli accogliendo l’Assessore al Turismo di Venezia Simone Venturini. Le Marche, quindi, al Salone possono contare in questa settimana su una realtà che le rappresentano ai massimi livelli, quella Timone, dislocata lungo varie città dell’Adriatico che nel 1992, ad otto anni della sua nascita, ha potuto diventare dealer di Azimut per Triveneto, Emilia Romagna, Marche, la Repubblica di San Marino, l’Austria e la Germania, in questo caso grazie alla YachtWerk, newco creata con il coinvolgimento della tedesca Splendid Yachting. Timone Guarda avanti, la crisi economica non ha scalfito la solidità dell’intero settore che secondo i dati stanno reggendo bene agli artigli della recessione: “Le barche – dichiara sempre Gambelli – hanno svolto il ruolo di autentici ‘ripari’ al largo che isolavano e quindi proteggevano i propri ospiti”.
A Venezia si è infine celebrato un nuovo rapporto, ovvero l’inizio di una collaborazione con Madonna di Campiglio, per uno scambio di sinergie complessive che dovrebbe portare entrambe a favorire nuovi e più elevati livelli di crescita economica. Sono insomma state gettate le basi per un rapporto di reciproca valorizzazione. Con Timone il Picchio delle Marche sale sul dorso del Leone di San Marco, una immagine suggestiva che Gambelli, con la sua azienda, sta contribuendo a far luccicare di nuove opportunità: la sfida è appena all’inizio.
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